Era diventato ormai impossibile proseguire così come si era abituati e questo sembrava mettere in discussione ogni certezza. Con la perseveranza nella preghiera ecco arrivare la risposta per rinascere.
Ci immergiamo nell’esperienza di una nostra Conferenza per vivere il cambiamento attraversato e che ne ha ridisegnato l’operatività; un cambiamento che proprio nel nostro carisma ha trovato la sua forza.
Come la maggior parte delle nostre Conferenze, anche quella che si racconta da sempre aveva una sua sede fisica in cui ritrovarsi e svolgere la propria attività. Si prospettava però un domani in cui questa sede, questo preciso spazio veniva a mancare. Uno spazio che era diventato il punto di riferimento per i Vincenziani stessi e per chi seguivano.
Sembrava a tutti di non poter più continuare come Conferenza senza quel luogo fisico di riferimento.
La risposta per rinascere
Di seguito la testimonianza che ripercorre le tappe di un cammino di una nuova rinascita.
“La preghiera ed il ritrovarci alla Santa Messa del Mercoledì mattina erano e sono il momento di incontro, il perno del nostro operare e ci hanno dato e ci danno la forza di affrontare una situazione che sembrava metterci tanto disagio e di continuare per amore del nostro “prossimo nel bisogno”.
All’inizio, il bel tempo ed i bei giardini del nostro Quartiere ci hanno aiutato ad incontrarci per parlare tra di noi, riflettere e cercare di trovare la nuova strada da percorrere.
Le persone e le famiglie che già aiutavamo ci contattavano telefonicamente e ci sottoponevano le loro necessità e le loro problematiche: la “rete” tra di noi si faceva sempre più solida!
Abbiamo capito che non dovevamo mollare (tentazione forte….) e che eravamo ancora il loro punto di riferimento.
E che risposta!
Così una mattina ci siamo incontrate al nostro santuario della Madonna del Bosco e, dopo la preghiera, abbiamo deciso che saremmo ripartite su un nuovo percorso o – meglio – “ritornando alle origini”.
Chi parla è Rosella, Presidente della Conferenza Natività Di Maria Vergine di Sesto San Giovanni. Che continua.
Di volta in volta stabiliamo il calendario delle visite presso le abitazioni dei nostri assistiti, chiaramente previo accordo telefonico. Lo scopo degli incontri è quello di avvicinarsi il più possibile agli assisiti e di capire al meglio quali siano i bisogni reali delle persone e delle famiglie.
Le difficoltà obiettive prodotte da Covid e dal lock-down ci hanno creato problemi di salute ed operativi, ma ci hanno anche offerto la possibilità di allargare lo sguardo sulla realtà di Quartiere.
L’incontro con il Comitato Genitori
Siamo entrate in contatto con il Comitato Genitori della Scuola primaria “Pascoli” ed abbiamo iniziato a conoscerci ed a interagire tra di noi. Le finalità socio-educative del Comitato sono varie e per i loro scopi mettono in atto diverse attività. Sostengono, ad esempio, l’acquisto di materiali di uso scolastico e il costo di attività integrative degli alunni meno abbienti anche con raccolte fondi dedicate.
In questo modo danno ad esempio possibilità di seguire corsi lingue straniere extracurricolari, di fare le gite scolastiche e di partecipare ad attività sportive.
Con un’attività insieme, lo scorso Natale abbiamo anche raccolto una discreta quantità di materiale per l’igiene personale che abbiamo destinato alla “Bottega della Solidarietà”.
LA BOTTEGA DELLA SOLIDARIETÀ
La “Bottega”, sorta nel frattempo per iniziativa di Sorgente di Vita, di Società di San Vincenzo De Paoli e della Croce Rossa Italiana Comitato di Sesto San Giovanni, è diventata operativa.
E’ un’iniziativa che la nostra Conferenza ha “sposato” con entusiasmo, contribuendo con il volontariato (2 presenze settimanali nei giorni di apertura) e – quando necessario – con fornitura di materiali e viveri di prima necessità.
La partecipazione attiva alla “Bottega”, in atto da quasi 4 mesi, non ci consente ancora di dare un giudizio completo. Possiamo però senz’altro dire che è un’esperienza positiva che ha permesso ai volontari, che provengono da realtà diverse, di conoscersi e di stimarsi vicendevolmente.
La modalità di approccio e di accoglienza degli assistiti è positiva. Lo stesso giudizio vale per la partecipazione attiva dell’assistito nelle proprie scelte di spesa che deve adeguare alle proprie reali necessità.
Si passa quindi da una subalternità passiva (“prendo il pacco che mi danno così com’è….”) alla capacità attiva di realizzare una serie di acquisti “vera” ed adeguata ai propri bisogni.
Il meccanismo dei “punti” è utile non solo per il controllo della propria capacità di spesa ma anche per far riflettere sul fatto che ciò che si trova sugli scaffali serve per tutti quelli che – come me – sono nel bisogno.
L’assistito, dopo un certo “smarrimento” iniziale, acquista consapevolezza della sua capacità di gestire la spesa. Il compito delle volontarie che lo accompagnano, oltre a quello di seguire e di fornire spiegazioni, sta via via focalizzandosi sull’accoglienza e l’assistenza umana ed amicale.
La rinascita e un nuovo inizio
Queste prime sensazioni ed il prosieguo dell’esperienza consentiranno più avanti di esprimere un giudizio approfondito. Nessun dubbio – al momento – sulla volontà di proseguire nell’esperienza.
I modi di operare che abbiamo descritto, tuttora in via di crescita e passibili di future variazioni, ci hanno rinnovato e ci hanno rese molto più attente ed aperte sulle realtà sociali della Città e non solo del nostro Quartiere.”