Art. 2 dello Statuto
L’Opera Maria e Giovanni Macchi Grignani è un Opera Speciale della Società di San Vincenzo De Paoli con sede in Milano, Via Pisacane 32, con amministrazione e gestione autonoma. Ha durata illimitata e un proprio Statuto, ma in quanto Opera Speciale, si attiene al Regolamento della Società di San Vincenzo de Paoli.
Nata come Opera Maria e Giovanni Macchi, più di recente è stata ridenominata con l’aggiunta del nome Grignani in ricordo di Olga Grignani che l’ha generosamente sostenuta per anni spiritualmente e economicamente.
Fondata per portare aiuto principalmente alle famiglie che avessero accolto bambini orfani o abbandonati e alle madri nubili con figli, oggi si occupa prevalentemente di fornire assistenza a madri sostanzialmente abbandonate o con un compagno inaffidabile che devono occuparsi da sole dei loro figli. I casi seguiti provengono di norma da segnalazioni delle Conferenze Vincenziane del Consiglio Centrale di Milano, di centri di ascolto Caritas e del Centro Aiuto alla Vita.
L’attività dei Volontari si svolge principalmente mediante le visite domiciliari, che permettono di instaurare quel rapporto di conoscenza e amicizia alla base del rapporto vincenziano con le persone seguite. La visita si affianca al sostegno nei bisogni primari e all’accompagnamento dei nuclei per dare risposta alle diverse problematicità di volta in volta incontrate. I volontari portano da parte dell’Opera anche un aiuto finanziario mensile e cercano, nell’ambito del possibile, di rendere gli assistiti autonomi nella gestione della propria vita, anche in relazione alle responsabilità educative.
I partecipanti dell’Opera relazionano agli altri in riunioni mensili che si svolgono nelle loro stesse abitazioni a seconda delle disponibilità. L’Opera si sostiene con le donazioni ricevute e con le rendite del patrimonio lasciato da Olga Grignani all’Opera stessa.
Un esempio di cosa facciamo
Attualmente vengono seguiti casi di madri italiane o straniere, di varie fasce di età, alle quali si cerca come possibile di dare un aiuto. Allo scopo di avviare i nuclei verso l’autonomia, si affiancano le mamme anche nella ricerca e nell’inserimento lavorativo quando i bambini iniziano a frequentare il nido e si accompagna il nucleo almeno fino all’età scolare per permettere a questa autonomia di potersi consolidare e per aiutare le madri nel loro cammino anche genitoriale di crescita dei figli. Quando possibile, nei mesi estivi, si cerca anche di poter dare un sostegno per consentire ai bambini e alle loro mamme di poter trascorrere qualche giorno fuori Milano.
Tra i bisogni primari che si cerca di affrontare è anche quello della casa, ma il nodo più grave, che si affianca agli altri, è la solitudine e il profondo senso di abbandono che queste famiglie vivono e a cui si cerca di dare risposta proprio con lo spirito di amicizia.
Un po’ di storia
L’Opera è stata voluta dal suo fondatore Antonio Bianchi, nel dopoguerra, in ricordo dei genitori Maria e Giovanni Macchi che lo avevano accolto orfanello nella propria famiglia, trattandolo come un figlio accanto ai loro figlioli, e che lo avevano fatto studiare con grande successo, nonostante l’estrazione assai modesta della famiglia; estremamente riconoscente, Antonio Bianchi ha fondato questa opera di solidarietà per portare aiuto principalmente alle famiglie che avessero accolto bambini orfani o abbandonati e alle madri nubili con figli.
Con il passare del tempo e l’intervento più rigido della normativa dell’affido e delle adozioni, i partecipanti dell’opera Macchi si sono sempre di più occupati delle donne abbandonate con figli a carico.
Contatti:
Il Presidente: Chiarina Sala chiarinasala@fastwebnet.it
Il tesoriere: Anna Maria a.fasiani@virgilio.it
La segretaria: Elisabetta Magrini bettycasati@gmail.com