La Conferenza è il fulcro dell’attività dei Vincenziani sul territorio. Il termine Conferenza è la denominazione che sin dall’origine di Società di San Vincenzo De Paoli identifica i gruppi di Vincenziani presenti nell’ambito di una parrocchia, di un gruppo di parrocchie, di un centro abitato, un’azienda, una scuola.
La Conferenza è anzitutto una realtà amicale. Come indica il nostro vademecum, “l’amicizia è il cemento che unisce i Vincenziani tra loro e che li unisce ai disagiati che è dato loro di incontrare. La riunione di conferenza è il segno di questa amicizia”. E’ un luogo ove attivarsi nella Fede e per la pratica della carità.
Le Conferenze sono aperte “a tutti coloro che vogliono vivere la loro fede attraverso l’amore per il prossimo che è nel bisogno” (art.3 Reg. cit.). “Ogni membro svolge la propria attività in modo personale, continuativo, volontario e gratuito” (art. 7.1 Statuto).
Vivono la loro esperienza attraverso le riunioni e l’attività di servizio concreto in favore delle persone in stato di bisogno, con la specificità della visita al domicilio. Si riuniscono con cadenza settimanale o quindicinale e le riunioni si svolgono “in spirito di fraternità, semplicità e gioia cristiana” (art. 17.1 Statuto).
La riunione prevede diversi momenti. Il primo momento è dedicato alla spiritualità e alla formazione: si prega e si riflette insieme, utilizzando la sacra Scrittura, le Lettere di Ozanam, i Sussidi proposti e altri testi. La seconda parte della riunione è dedicata principalmente all’analisi e discussione delle situazioni relative alle famiglie e persone in difficoltà aiutate e visitate e delle esigenze di povertà che emergono nel territorio.
La riunione di Conferenza e la visita al povero sono momenti dello stesso impegno. Senza il rapporto diretto con il povero, la Conferenza non trova significato e la visita al povero, se non è motivata dalla riunione di Conferenza, si riduce ad un semplice aiuto materiale più o meno consistente.