L’Associazione

Società di San Vincenzo De Paoli

La Società di San Vincenzo De Paoli trova le sue origini nella Parigi del primo Ottocento, un periodo caratterizzato da profonde trasformazioni politiche, sociali e religiose.

La rivoluzione del luglio 1830 portò alla chiusura delle opere di assistenza cattolica dedicate agli studenti, lasciando isolati i pochi universitari di fede cattolica in un contesto dominato da scetticismo e ostilità.

In risposta a questa situazione, il giornalista Emanuel Bailly organizzò incontri per questi giovani, chiamati Conferenze di diritto e di storia. Gli appuntamenti coinvolgevano studenti di diverse fedi e opinioni, dando spesso vita a dibattiti accesi, soprattutto con i sostenitori delle idee del filosofo francese Saint-Simon.

Al termine di una di queste riunioni, Antonio Federico Ozanam, studente alla Sorbona, pronunciò queste parole:

Noi resteremo sulla breccia, ma non provate anche voi, come me, il desiderio ed il bisogno di partecipare, oltre che a queste Conferenze, a riunioni riservate ad amici cristiani e consacrate tutte alla carità? Non vi pare che sia tempo di passare dalle parole all’azione e di affermare con le opere la vitalità della nostra fede?

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Il 23 aprile 1833, giorno del ventesimo compleanno di Federico Ozanam, fu posta la prima pietra di un movimento che avrebbe segnato la storia della carità su scala globale. Ozanam, insieme ad altri cinque studenti, fondò la prima Conferenza di Carità per portare aiuto ai poveri. I valori fondanti erano chiari: laicità, semplicità, amicizia e fraternità tra i membri, unite a una carità concreta e operativa, realizzata attraverso visite solidali alle famiglie bisognose.

San Vincenzo De Paoli fu scelto come patrono per il suo esempio di servizio ai poveri, un ideale che aveva incarnato due secoli prima. Nel 1845, Papa Gregorio XVI riconobbe ufficialmente la Società con un breve apostolico, rafforzando il suo impegno verso la crescita spirituale e l’assistenza concreta.

In pochi anni, la San Vincenzo si espanse rapidamente: nel 1841 contava già 83 Conferenze, salite a 390 nel 1848, con una presenza che si estendeva ben oltre la Francia e l’Europa, raggiungendo il Messico, gli Stati Uniti, il Canada, la Turchia e l’Algeria.

In Italia, la prima Conferenza venne istituita a Roma nel 1842 da francesi residenti in città, seguita nel 1846 dalla fondazione di quella di Genova, grazie all’iniziativa del conte Rocco Bianchi di Lavagna.

Oggi, la Società di San Vincenzo De Paoli continua a onorare questa eredità. È attiva in oltre 150 paesi, con 800.000 membri e 1.500 volontari impegnati in decine di migliaia di gruppi locali, le “Conferenze”, che mantengono vivo lo spirito e i valori dei suoi fondatori.

Beato Antonio Federico Ozanam

Antonio Federico Ozanam, nato a Milano nel 1813 da genitori francesi, ebbe una vita breve ma intensa. A seguito del rimpatrio della famiglia, si trasferì a Lione dove compì gli studi secondari e poi nel 1831 a Parigi dove frequentò le facoltà di diritto e di letteratura alla Sorbona, proprio negli anni in cui si stavano elaborando in Francia nuove teorie sociali, da quelle di stampo più tradizionale a quelle socialiste e dove l’Università era divenuta una roccaforte del materialismo di stampo illuminista.

Alla Sorbona, con altri studenti, fu un tenace oppositore dell’ateismo e dell’anticlericalismo propri dell’ambiente universitario, organizzando conferenze di storia sul valore dell’azione della Chiesa cattolica nei secoli.  Accusato di far solo accademia, per dimostrare che i giovani cattolici non si limitavano alle sole parole, fondò, nel 1833 con altri studenti, la Conferenza di Carità, embrione della successiva Società di San Vincenzo De Paoli, costituita per dare testimonianza concreta del cristianesimo mediante il soccorso ai poveri e ai diseredati della città.

Dopo la laurea divenne, a soli ventisei anni, professore di diritto all’Università di Lione e, successivamente, di letteratura alla Sorbona. Dal punto di vista storico e letterario approfondì la cultura cristiana del  medioevo,  specie in Germania e Italia, e scrisse commenti su Dante e sui poeti francescani del XIII secolo. Dopo una vita dedicata completamente all’insegnamento, allo studio della cultura cattolica, al  giornalismo, ma soprattutto all’aiuto ai poveri nelle conferenze di San Vincenzo, morì di tubercolosi appena quarantenne, nel 1853, al ritorno da un viaggio in Italia. La sua causa di beatificazione si è conclusa il 27 agosto 1997 a Parigi, con la proclamazione da parte di Giovanni Paolo II durante la Giornata Mondiale della Gioventù.

San Vincenzo De Paoli

Vincenzo De Paoli, nacque il 24 aprile del 1581 a Pouy in Guascogna (oggi Saint-Vincent-de-Paul); benché dotato di acuta intelligenza, fino ai 15 anni lavora nei campi per aiutare la modestissima famiglia contadina.

Nel 1595 lascia Pouy per andare a studiare nel collegio francescano di Dax e il 23 settembre 1600, a soli 19 anni, diventa sacerdote. E’ prima a Tolosa e poi a Parigi. Nel 1612 è nominato parroco di Clichy, alla periferia di Parigi; in questo periodo della sua vita, avviene l’incontro decisivo con il famoso teologo Pierre de Bérulle, che accogliendolo nel suo Oratorio, lo forma a una profonda spiritualità. A Parigi conosce anche san Francesco di Sales e nel 1610 diventa cappellano e precettore della ricca famiglia dei Gondi.

Nel 1617 è nominato parroco a Chatillon-les-Dombes, vicino a Lione, dove fonda la prima Compagnia della Carità, una confraternita di persone che si impegna ad assistere, a turno, tutti gli infermi poveri della parrocchia. Il 20 agosto 1617 nasce così la prima “Carità”, le cui associate si uniscono per organizzare l’assistenza delle famiglie povere attraverso la visita personale a domicilio. Le Compagnie della Carità sono diventate oggi i Gruppi di Volontariato Vincenziano.

Vincenzo De Paoli è nominato in seguito Cappellano generale delle galere di Francia e in tale veste svolge un’opera continua e preziosa di assistenza per i condannati. Più tardi, nel 1643, entra a far parte del Consiglio di Coscienza della Regina Anna d’Austria, vedova di Luigi XIII e si impegna a fondo nella lotta contro gli Ugonotti.
E’ invece del 1625 la fondazione della Congregazione della Missione, l’opera che riunisce un gruppo di sacerdoti e che si propone la predicazione della fede tra i poveri e nelle campagne. La Congregazione prende fissa dimora a Parigi nel 1632 nel grande Priorato di San Lazzaro e si diffonde rapidamente in molte parti dell’Europa, occupandosi anche della formazione del clero.

Del 1633 è la creazione delle Figlie della Carità con la collaborazione di santa Luisa de Marillac, che assumono il compito di sostenere l’attività delle Compagnie della Carità. Sono suore non chiuse nei conventi, ma sparse nel mondo a servizio dei poveri ovunque si trovino.

Muore a Parigi il 27 settembre 1660, dopo aver continuato a seguire personalmente tutte le opere da lui iniziate. Venne canonizzato nel 1737.

E’ merito particolare di Vincenzo De Paoli quello di aver capovolto l’atteggiamento allora prevalente nei confronti dei poveri, che era di allontanamento ed emarginazione, per andarne in cerca e soccorrerli attraverso l’aiuto e la collaborazione di quanti più fosse possibile, ispirandosi alla carità evangelica, che vede nel povero la persona di Cristo.

Federico Ozanam, A Léonce Curnier (Lione, 4 novembre 1834) – Nr. 18 in “Federico Ozanam – Lettere scelte – il cuore ha sete di infinito” a cura di Maurizio Ceste, Rubbettino 2015

“Bisognava dunque formare un’associazione di mutuo incoraggiamento per i giovani cattolici, dove si trovasse amicizia, sostegno, esempi; dove si potesse trovare, per così dire, un simulacro della famiglia religiosa nella quale si è stati nutriti […]. Ora, il legame più forte, il principio di una vera amicizia, è la carità; e la carità non può esistere in più cuori senza espandersi all’esterno; è un fuoco che si spegne in mancanza di alimenti e l’alimento della carità sono le buone opere.”

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Mission

Accompagnare le persone in difficoltà in un percorso di crescita personale finalizzato alla fuoriuscita dalla condizione di bisogno.

Storia

La Società di San Vincenzo De Paoli (SSVP) nasce nel 1833 a Parigi grazie al Beato Federico Ozanam e un gruppo di giovani universitari.

Vision

Racchiudere il mondo in una rete di carità, costruire legami solidali per individuare le cause della povertà e, ovunque possibile, rimuoverle.

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