Vincenzo De Paoli, nacque il 24 aprile del 1581 a Pouy in Guascogna (oggi Saint-Vincent-de-Paul); benché dotato di acuta intelligenza, fino ai 15 anni lavora nei campi per aiutare la modestissima famiglia contadina.
Nel 1595 lascia Pouy per andare a studiare nel collegio francescano di Dax e il 23 settembre 1600, a soli 19 anni, diventa sacerdote. E’ prima a Tolosa e poi a Parigi. Nel 1612 è nominato parroco di Clichy, alla periferia di Parigi; in questo periodo della sua vita, avviene l’incontro decisivo con il famoso teologo Pierre de Bérulle, che accogliendolo nel suo Oratorio, lo forma a una profonda spiritualità. A Parigi conosce anche san Francesco di Sales e nel 1610 diventa cappellano e precettore della ricca famiglia dei Gondi.
Nel 1617 è nominato parroco a Chatillon-les-Dombes, vicino a Lione, dove fonda la prima Compagnia della Carità, una confraternita di persone che si impegna ad assistere, a turno, tutti gli infermi poveri della parrocchia. Il 20 agosto 1617 nasce così la prima “Carità”, le cui associate si uniscono per organizzare l’assistenza delle famiglie povere attraverso la visita personale a domicilio. Le Compagnie della Carità sono diventate oggi i Gruppi di Volontariato Vincenziano.
Vincenzo De Paoli è nominato in seguito Cappellano generale delle galere di Francia e in tale veste svolge un’opera continua e preziosa di assistenza per i condannati. Più tardi, nel 1643, entra a far parte del Consiglio di Coscienza della Regina Anna d’Austria, vedova di Luigi XIII e si impegna a fondo nella lotta contro gli Ugonotti.
E’ invece del 1625 la fondazione della Congregazione della Missione, l’opera che riunisce un gruppo di sacerdoti e che si propone la predicazione della fede tra i poveri e nelle campagne. La Congregazione prende fissa dimora a Parigi nel 1632 nel grande Priorato di San Lazzaro e si diffonde rapidamente in molte parti dell’Europa, occupandosi anche della formazione del clero.
Del 1633 è la creazione delle Figlie della Carità con la collaborazione di santa Luisa de Marillac, che assumono il compito di sostenere l’attività delle Compagnie della Carità. Sono suore non chiuse nei conventi, ma sparse nel mondo a servizio dei poveri ovunque si trovino.
Muore a Parigi il 27 settembre 1660, dopo aver continuato a seguire personalmente tutte le opere da lui iniziate. Venne canonizzato nel 1737.
E’ merito particolare di Vincenzo De Paoli quello di aver capovolto l’atteggiamento allora prevalente nei confronti dei poveri, che era di allontanamento ed emarginazione, per andarne in cerca e soccorrerli attraverso l’aiuto e la collaborazione di quanti più fosse possibile, ispirandosi alla carità evangelica, che vede nel povero la persona di Cristo.