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1852 – 2018: Oltre 165 anni di carità a Milano

Il 27 Ottobre 2018 Società di San Vincenzo de Paoli ACC Milano ONLUS festeggia in Sant’Ambrogio un cammino di oltre 165 anni di carità

Dall’anno della costituzione della prima conferenza milanese ad oggi sono trascorsi più di 165 anni. Più di 165 anni di dedizione ai poveri e alle varie forme di disagio attraverso la promozione della dignità umana e attività di aiuto e assistenza di varia natura verso le persone più bisognose.

Il 27 Ottobre 2018 Società di San Vincenzo de Paoli ACC Milano ONLUS celebra questo importante anniversario con una giornata di festa insieme presso la Basilica di Sant’Ambrogio in Milano.

Il programma:
ore 11:00: Santa Messa Solenne
ore 12:30: Pranzo Comunitario 

Per info: segreteria@sanvincenzomilano.it

Ma come è nata Società di San Vincenzo de Paoli a Milano?

Ripercorriamo le principali tappe che hanno segnato la fondazione di una organizzazione ora capillarmente presente nelle Parrocchie milanesi, a partire dall’avvio della sua diffusione in Italia già nel 1836.

Il primo tentativo di fondazione di un nucleo della San Vincenzo in Italia fu fatto a Roma nel 1836. Il pittore lionese Louis Janmot, amico di Federico Ozanam, in viaggio di studio nelle città d’arte italiane, riunì in quell’anno, infatti, un gruppo di persone con lo scopo di visitare i francesi poveri ricoverati negli ospedali romani.
In una lettera di Federico Ozanam del 13 novembre 1836 indirizzata all’amico pittore si fa’ riferimento a questa esperienza: “Voi avete già fatto un’opera eccellente fondando là una Conferenza e vi siete fatto guidare da un ammirevole istinto quando le avete dato per scopo la visita dei francesi poveri negli ospedali romani“.
Il gruppo romano, tuttavia, composto unicamente da cittadini francesi, non può essere considerato una vera e propria conferenza, sia a causa dell’inesperienza dei suoi membri, sia perché non seguiva con fedeltà le linee guida della Società ed infine perché cessò l’attività dopo pochi mesi a causa dell’epidemia di colera che sconvolse la capitale.
Fu solo alcuni anni dopo, nell’inverno del 1842, che le predicazioni del gesuita Padre Gustave De Ravignan, a Sant’Andrea delle Fratte, suscitarono la nascita vera e propria della San Vincenzo. Furono due le Conferenze che si formarono, una composta da francesi residenti a Roma, che faceva capo alla chiesa di San Luigi dei Francesi, l’altra, composta da patrizi romani, presso la chiesa di San Carlo al Corso.
Nel 1845 si ebbe la consacrazione dell’attività da parte della Santa Sede, con due Brevi Pontifici di Papa Gregorio XVI, il primo del 10 gennaio ed il secondo del 12 agosto, che concesse particolari indulgenze plenarie ai soci e ai benefattori della Società.
Pochi anni dopo la fondazione delle prime conferenze romane, nel marzo del 1844 venne fondata a Nizza Marittima, allora territorio dello Stato sabaudo, una nuova conferenza. Seguì, nel 1846 una nuova fondazione a Genova. Fu il nobiluomo ligure, il conte Rocco Bianchi di Lavagna, a convocare nella propria abitazione, il 16 febbraio 1846, il gruppo promotore della San Vincenzo genovese. Attorno al conte si riunì l’aristocrazia genovese ed alcuni alti ecclesiastici liguri; il conte venne nominato Presidente, carica che mantenne fino all’anno della sua morte, avvenuta nel 1889.
Il gruppo genovese prese subito la guida di tutto il movimento vincenziano italiano e divenne, nel 1852, Consiglio Superiore con giurisdizione sulle conferenze liguri e su quelle piemontesi.
L’influenza della conferenza genovese non si limitò alla sola Liguria, fu un faro per tutta la nuova San Vincenzo della penisola. Nel 1852 curò la traduzione italiana del Manuale della Società di San Vincenzo de’ Paoli e nel 1855 iniziò la pubblicazione del Bullettino della Società di San Vincenzo De Paoli.
La conferenza di Genova ricevette poi l’incarico di costituire l’archivio dei verbali di riunione di tutti i Consigli Superiori d’Italia.
Nel 1852 a Milano ancora il conte Rocco Bianchi fu uno dei fautori della fondazione della prima conferenza, che fu dedicata all’Immacolata. Per ben due volte tale conferenza venne sciolta dal governo austriaco, per il timore di moti sovversivi, finché nel 1854 con la nomina a presidente del conte Giovanni di Somaglia ed a seguito di una formale domanda di autorizzazione a tenere le riunioni al Ministero degli Interni del Regno Lombardo-Veneto e con l’appoggio dal Governatore austriaco di Milano, la conferenza poté operare alla luce del sole. In Lombardia seguirono poi le conferenze di Lodi e Monza, sempre grazie all’intervento del conte genovese.
Nel 1857 venne istituito il Consiglio Particolare di Milano che ebbe come presidente il conte Giovanni Melzi d’Eril.

Ad oggi, sul territorio di Milano e hinterland operano 90 Conferenze territoriali e oltre 700 collaboratori.

Fonte: http://www.sanvincenzoitalia.it/chi-siamo/origini/prime-conferenze/

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